La Carta di AAlborg

Il processo avviato a Rio de Janeiro nel 1992 due anni più tardi in Europa ha avuto un importante momento di adattamento alla realtà continentale, in occasione della "Conferenza europea sulle Città sostenibili", tenutasi nella cittadina danese di Alborg nel maggio del 1994. Le ottanta amministrazioni cittadine presenti con i 250 rappresentanti di governi, organismi internazionali e istituzioni scientifiche, oltre ad associazioni di imprenditori, consulenti e cittadini, hanno raggiunto un consenso su quale attuazione dare all’interno delle proprie comunità, su quanto stabilito al capitolo 28 dell’Agenda 21.

Il risultato di tale consenso ha ispirato la "Carta delle Città europee per un modello urbano sostenibile" meglio conosciuta come Carta di Aalborg, cui la città di Brescia ha aderito ufficialmente il 24 maggio 1999 (delib. n° 81 del 24/05/1999).

Oltre alla Carta di Aalborg l’Unione Europea, a supporto delle città che come Brescia si sono impegnate nel processo di Agenda 21 Locale finalizzato alla definizione e attuazione di un piano d’azione ambientale con obiettivo la sostenibilità locale, ha dato avvio alla Campagna delle Città europee sostenibili, i cui uffici di Bruxelles coordinano e assistono le municipalità europee che hanno aderito alla Carta di Aalborg, assicurando un contatto continuo tra i partecipanti al network europeo delle Agende 21.

In Italia, le città, provincie, regioni che stanno elaborando la propria Agenda 21 Locale si sono ufficialmente riunite nel Coordinamento Italiano Agende 21 Locali, organismo che mette in sinergia tra di loro i vari gruppi di lavoro e rappresenta in sede comunitaria la visione e l’azione italiana per lo sviluppo sostenibile.

Ultima modifica: Lun, 14/12/2015 - 18:39